Insieme per Paula
Concerto di beneficenza, giugno 2011
Da "La Cometa news"
Erano i primi mesi del 2009 quando abbiamo raccontato a voi sostenitori de la Cometa la storia di Paula Guadalupe Gramayo, una bambina argentina della zona di San Juan, e del Sig. Mario Ravandoni, suo sostenitore a distanza. La bambina, che all'epoca aveva nove anni, è nata con una grave malformazione agli arti: è senza gambe e senza mano destra. Le protesi di cui la piccola necessitava per poter camminare senza dolori e senza peggiorare la sua scoliosi costavano molto e la famiglia non possedeva la somma necessaria nè poteva disporre di aiuti dal Governo della Regione. Il Sig. Mario si era fatto carico dell'intera spesa, permettendo così alla piccola di camminare e sorridere. Sono trascorsi due anni, Paula è cresciuta e le protesi non entrano più. La cifra per averne un paio nuove e della giusta misura è veramente troppo alta e, leggendo la mail accorata che il Sig. Mario ha inviato all'ufficio della Cometa, ho iniziato a pensare a come avrei potuto dare un contributo. A fine maggio le Voces Angelorum avrebbero concluso l'anno scolastico con il consueto saggio e quale idea migliore che dedicarlo a Paula, sperando di raccogliere una somma accettabile da poterle inviare. Grazie all'aiuto di coloro che dedicano parte del loro tempo alla Cometa, abbiamo fatto in modo che al saggio fosse presente un buon numero di persone e, soprattutto, che esse fossero informate sullo scopo di tale momento musicale. Sarà stato un caso, ma in questa occasione il coro ha cantato meravigliosamente, forse ancor meglio del solito. Abbiamo raccolto 800 euro, che pochi non sono! Si dice spesso che il mare è fatto di tante gocce e che basta che ciascuno dia il proprio contributo per cambiare il mondo: in realtà, è proprio così. Se Paula tornerà a camminare, sarà anche grazie all'affetto e al gesto concreto, più o meno grande, di tante persone. E l'affetto, che non necessita di un bonifico bancario per arrivare dall'altra parte del globo, inizierà a portare i suoi buoni frutti nella vita di Paula ancor prima delle nuove protesi.
Camilla Di Lorenzo